Se avrai paura allora stringimi le mani


Questa notte è terminato Sanremo 2023.

Mengoni vincitore prevedibile già dalla prima sera e, dopo di lui, il carosello di canzoni, belle e brutte cantate su quel palco con frequenti note stonate. Chissà, forse ci sono stati problemi con l'audio e i fonici.

Comunque, ora il futuro di quelle canzoni è tutto da scrivere e fra qualche tempo potremo dire davvero qual è quella che ha avuto più successo.

Come sempre accade, ci sono canzoni – almeno tra quelle che piacciono o che hanno un motivo orecchiabile e allegro – che entrano in testa e, spesso, nel cuore, evocando una teoria di immagini, ricordi, affetti e persone tra le quali poi, qualcuna si fissa indelebilmente facendo sì che ad ogni ascolto quella persona, quel ricordo, quel pensiero torni prepotentemente nelle immagini che si formano mentre le parole scivolano sulle note.

Tra le canzoni che quest'anno hanno trovato posto sul palco dell'Ariston ce n'è una che ha un fortissimo potere evocativo. In quel testo, quella voce, quel coro di bambini che l'accompagnano, personalmente ritrovo una categoria di persone con cui nella mia vita, lavorativa e non, ho avuto e ho molto a che fare e alle quali, meno spesso di quanto vorrei, manifesto il rispetto e la stima che provo e meritano.

Tralasciando il titolo che, frequentemente, è rifiutato da chi in quella categoria rientra, trovo che nel testo in questione si condensi tutta la fatica, ma anche la bellezza di una vita vissuta insieme, il peso dello stare e restare, il silenzio del pianto non detto, non confidato, con le cicatrici delle ferite che “guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro”. E poi ancora la sensazione di impotenza che prende, quella idea di non essere abbastanza, di non avere molto da dare e, nonostante ciò, la ferma disposizione a “camminare ad un passo da te” e insieme scoprire di essere in grado di fermare “il vento come dentro gli uragani”. Dentro quell'occhio dell’uragano, dove tutto è fermo mentre fuori è devastazione, si resta così, vicini, perché c'è un punto preciso in cui si comprende che a volte basta un “se avrai paura allora stringimi le mani, perché siamo invincibili vicini e ovunque andrò sarai con me”.

Perché, se è vero che nell'occhio del ciclone, dentro gli uragani, il vento è fermo, basta fare un passo e si viene travolti dalla tempesta e allora sì che è necessario restare vicini con le mani strette a farsi sballottare dal tornado della vita, fino a sentire che “basta un attimo e capisco che ogni cicatrice tua è anche mia”…

Ora che scrivo e rileggo il testo di quella canzone, nella testa si forma l'immagine di mia madre.

La vedo lì, nel centro dell'uragano a tenere le mani di Anna, nella sua semplicità, ma anche nella sua forza di madre, nella paura di sentirsi impotente davanti alla disabilità della figlia, e nel coraggio che ebbe di fidarsi e affidarsi alle persone - medici, terapisti e assistenti sociali - nella speranza di riuscire a compiere il vero bene di quella figlia, dalla quale dovette separarsi quando aveva meno di tre anni. Fu una scelta dolorosa e sofferta, ma sentì di doverla compiere, lasciando che le si squarciasse il cuore facendolo sanguinare per sempre. Rivedo quindi la forza di mia madre che accettò quella ferita, lasciando andare Anna perché potesse stare bene.

Quanti silenzi si porta nel cuore mia madre, quante ferite “guarite sopra la pelle” l'hanno cambiata nel profondo. Rivedo lei, ma anche mio padre, così piccoli nella loro umiltà, semplicità e ignoranza (nel senso etimologico del termine), a gestire una situazione così complessa, la vita di quella figlia disabile che tanto ha cambiato le loro e della nostra famiglia. Dietro mamma e papà però, ci sono tutti i genitori delle persone con disabilità che ho conosciuto e conosco e la canzone a cui faccio riferimento, mi fa pensare a loro, anche se, devo ammetterlo, tutti i pensieri appena scritti sono scaturiti solo ora che ho posato la penna sul foglio. 

Non avrei mai immaginato che questa canzone mi avrebbe portato a vedere mamma, papà e Anna, ma in fondo non mi meraviglio, anzi, credo che sia naturale trovarmi immerso nel vortice di quell'amore sconfinato, capace di affrontare tutto fino a fermare “il vento come dentro gli uragani”, fidandosi e affidandosi dopo aver avuto il coraggio di chiedere aiuto, anche se “a volte chiedere aiuto ci fa paura, ma basta un solo passo come il primo uomo sulla luna”.

Non immaginavo il flusso di pensieri che è scaturito da un solo verso della canzone, capace di conficcarsi tra la mente e il cuore, dando voce a ciò che ha iniziato a risuonare in me il 4 gennaio scorso, quando giunse una mail che attendevo e che conteneva ventidue foto e un video.

Ventidue foto e un video che descrivono in scatti di un istante l'arco temporale di una vita, dal suo primo giorno a quello di settembre scorso e che guardandole mi hanno permesso di entrare in punta di piedi in quella storia, documentata su mia richiesta, facendomi percepire, provare sensazioni e pensieri simili a quelli descritti poco fa in riferimento ad Anna, a mamma e a papà.

Tutto questo è partito da quel semplice verso “se avrai paura, allora stringimi le mani”.

Entro quindi così, in punta di piedi, e mi fermo ad ascoltare quanto quell'amore ha da raccontare.

Entro quindi così, in punta di piedi, nelle vite di quei figli e figlie con disabilità e nella relazione con i loro genitori.

Entro così, in punta di piedi, ancora più consapevole che “siamo angeli con un'ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l'uno accanto all'altro”.

Entro così e alla fine canto:

Camminerò

a un passo da te

e fermeremo il mondo come dentro gli uragani

supereroi

come io e te

se avrai paura allora stringimi le mani

perché siamo invincibili vicini

e ovunque andrò sarai con me

supereroi

solo io e te

due gocce di pioggia

che salvano il mondo dalle nuvole.

 

La canzone Supereroi di Mr. Rain dice a me tutto questo e – pur vedendoci i miei genitori e Anna, tutti i genitori e i loro figli con disabilità – la dedico a una persona con disabilità che conosco molto bene e ai suoi genitori, consapevole che a volte, sono certo, non si sentono compresi e capiti, ritrovandosi non al centro dell'uragano, ma fuori, lì dove il vento infuria e distrugge.

Dedico a loro questa canzone, sperando che sentano tutto l'amore di cui sono capace nel desiderare e lavorare per il bene di quel figlio.

A loro dico: “Se avrete paura, allora stringiamoci le mani”.

 

https://www.canzoniweb.com/supereroi-testo-mr-rain/

 

 

Supereroi testo Mr.Rain

Non puoi combattere una guerra da solo
Il cuore è un’armatura
Ci salva ma si consuma,
A volte chiedere aiuto ci fa paura
Ma basta un solo passo come Il primo uomo sulla luna,
Perché da fuori non si vede quante volte hai pianto
Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro
Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro.
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole
Ci sono ferite che non se ne vanno nemmeno col tempo
Più profonde di quello che sembrano
Guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro
Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso, ma ogni volta che ho toccato il fondo
Tu c’eri lo stesso
Oh
Quando siamo distanti
Ogni volta che piangi piange pure il cielo
Oh
Non ho molto da darti ma ti giuro che
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo
Mi basta un attimo e capisco che ogni cicatrice tua è anche mia
Mi basta un attimo per dirti che con te ogni posto è casa mia
Perché siamo invincibili vicini e ovunque andrò sarai con me
Supereroi solo io e te
Due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole


 

 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

VIP per 11 minuti

Ciao Paolo, fratello di elezione